Una visita a questo antico convento benedettino che ancora mantiene intatti i suoi ritmi di vita monastica è un’esperienza artistico-culturale-spirituale, un must do to se ci si trova da queste parti .
L’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore può essere considerata l’abbazia delle Crete Senesi: nascosta da colline più alte, si scorge solo dopo alcuni tornanti di strade panoramiche sulle crete, campi di girasole e oliveti. Cartoline Toscane.
Una visita a questo antico convento benedettino che ancora mantiene intatti i suoi ritmi di vita monastica è un’esperienza artistico-culturale-spirituale, un must do to se ci si trova da queste parti .
La visita all’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore comprende la chiesa, il chiostro, la biblioteca monumentale, il refettorio ed il museo che ospita opere religiose di vari artisti di vari tempi.
Nell’antica farmacia è allestito un negozio dove i Frati vendono i prodotti della loro azienda agricola ed i vini della loro cantina.
Per gli orari di apertura vi rimando al sito ufficiale, i Frati sono molto rigidi! www.monteolivetomaggiore.it
Per scattare qualche bella foto consiglio di arrivare a Monte Oliveto da Asciano, mentre per ammirare l’Abbazia da lontano, dal vicino borgo di Chiusure.
La mia Toscana: Perdersi tra le strade bianche delle Crete Senesi
Perdersi tra le strade bianche delle Crete Senesi: tra colline a perdita d’occhio custodite da casali e castelli secolari, ombreggiati da ordinati cipressi e boschetti di querce. Calanchi, balze e bianconi intervallano il paesaggio lunare dato dal colore di questa terra grigia di argilla, chiamato infatti il Deserto di Accona nel Medioevo. Oggi conosciuto in tutto il mondo come il contesto unico delle Crete Senesi.
Una strada bianca che sale la collina, cipressi schierati come guardiani ambo lati, campi arati intorno fino all’orizzonte. Intorno a me la campagna si prepara all’autunno, ma non perde certo il suo fascino! (certo, da tornarci in primavera!). E’ la Strada di Leonina, un dolce percorso fino all’ omonimo Castello (oggi un hotel&resort da sogno) dopo il quale si interseca con altre strade bianche che si perdono nel paesaggio.
Su una sommità dominate la scena a 360°, strategicamente collocata, impatta Site Transitoire, un’opera scultorea dell’artista JeanPaul Philippe. Non sono un’esperta d’arte, pertanto per più info e per il significato vi rimando alla fonte da cui ho attinto: http://www.cretesenesi.com/site-transitoire-p-1_vis_3_172.html.
La strada bianca continua percorrendo l’ intero crinale fino al paesino di Mucigliano, come una lunghissima terrazza panoramica naturale sulle distese dei campi. Cartoline dalle Crete Senesi.
FAST TIPS : venendo Siena le zone delle Crete Senesi si trovano a sud-est e comprendono i paesi di Asciano, Buonconvento, Monteroni d’Arbia, Rapolano Terme, San Giovanni d’Asso. Un colore per ogni stagione, dal verde della primavera, all’oro ed il giallo del grano e dei girasoli d’estate.
Asciano: è la capitale de Le Crete Senesi. Nella seconda domenica di ogni mese si tiene il Mercatino delle Crete, con artigiani e produttori di prelibatezze locali.
Strada di Leonina e Site Transitoire: da Siena prendere la SP438, indicazioni per il Castello di Leonina e proseguire in direzione Mucigliani.
Una menzione speciale merita questo gioiello architettonico di Mario Botta incastonato nelle colline con lo sguardo al mare… ne sono ancora incantata… Ci capitai nel 2012 durante un piovosissimo ponte del 1° maggio e da allora non manco di tornarci ed accompagnarci gli amici. Una cantina all’ avanguardia che eppur si fonde armoniosamente con il paesaggio intorno. Prenotazione visita guidata alla cantina obbligatoria http://www.petrawine.it/
Lo dico sempre che fare la turista in casa è meraviglioso, godersi tutta questa bellezza senza lo stress della quotidianità… staccare e provare a fare finta di non essere del luogo… ed è possibile perché mi meraviglio sempre!!
Questa volta l’ occasione l’ha creata un’amica, che per festeggiare un evento speciale, ha riunito a Firenze una decina di amici arrivati da varie parti d’Europa e d’Italia, organizzando l’intero weekend. A me solo gli onori della “padrona di casa”.
Il ritrovo, nonché base dei giorni successivi, è la Residenza d’ Epoca Torre dei Lari, un’antica villa in zona Bellosguardo. La camera “Forte Belvedere” la dice tutta sulla vista, poi colazione in giardino, piscina con angoli idromassaggio… assolutamente inserito nella mia lista “da consigliare”.
Il programma del sabato:
in mattinata visita a la Fattoria Le Filigaresulle colline nei dintorni di San Donato, con pranzo e degustazione: conoscevo già i suoi vini ma non avevo mai visitato la tenuta e la cantina. Un delizioso borgo su un poggio da cui si ha una splendida vista su vigneti ed oliveti che compongono il panorama. Avevamo prenotato un pranzo “light” (**) con degustazione vini, che Alessandro (il proprietario) ci ha spiegato nei dettagli, ampliando il racconto con aneddoti e storie del territorio. (**) date le altissime temperature di questo luglio 2017, un pranzo toscano tipico era inaffrontabile… ci siamo “limitati” a: taglieri di salumi e formaggi a km.0, bruschette al pomodoro, crostini di fegatini, fettunta… Dopo il pranzo Alessandro ci ha guidato nella visita alla cantina, che non è proprio “di design” come altre più blasonate, ma proprio per questo “vera”, trasmettendoci tutta la sua passione.
pomeriggio SPA al Castello del Nero con aperitivo vista colline: coccole per corpo e mente che ogni tanto dovemmo regalarci… per chi ama questo genere di cose è sicuramente una struttura da provare.
cena in centro a Firenze, poi birretta/drinks in Piazza Santo Spirito, la più viva che c’è negli ultimi anni.
Il programma della domenica:
degustazione e aperitivo all’ Enoteca Falorni a Greve: ormai una tappa fissa, il posto è molto bello e mi diverto io stessa a degustare nuovi vini nonché a far conoscere i classici ai miei amici stranieri.
Pranzo alla Macelleria Falorni (sempre a Greve): sono rimasta piacevolmente soddisfatta sia dalla simpatica formula che ordini tipo gastronomia alla cassa poi ti servono al tavolo, sia dalla qualità dei prodotti.
Sulla via del ritorno, un caffè a Piazzale Michelangelo e per finire, un brindisi sul roof top del Grand Hotel Minerva.