Un viaggio nella storia dell’Aglianico del Vulture, nelle sue antiche radici, un vitigno conosciuto e coltivato fin dai tempi degli Antichi Greci.
Nel mio viaggetto in Basilicata non potevo tralasciare la conoscenza con questo grande vino rosso… l’Aglianico del Vulture.
L’occasione è avvenuta a Rionero in Vulture, con una visita guidata e degustazione a Le Cantine del Notaio, un’azienda votata alla sola coltivazione di questo vitigno, che negli anni è riuscita a valorizzarlo nel mondo enologico.
Un viaggio nella storia dell’Aglianico del Vulture, nelle sue antiche radici, un vitigno conosciuto e coltivato fin dai tempi degli Antichi Greci.
Uno scenario suggestivo quello delle antiche grotte scavate nel tufo nel 1600 dai frati francescani, dove trovano la perfetta temperatura per riposare le barriques.
Oltre all’Aglianico del Vulture DOC Rosso, l’azienda produce anche Basilicata IGT Rosso e Bianco (secco e dolce) e Rosato e completa la sua gamma con spumanti e grappe.
Un ringraziamento speciale a Luana che ha guidato la visita con professionalità, simpatia ma soprattutto tanta passione!
Agosto 2016: “Deep Inside Basilicata” è stato il mio primo viaggio in solitaria che non fosse per lavoro, il primo viaggio al Sud. Non so quale istinto mi abbia portato a scegliere questa meta, sta di fatto che me ne sono così innamorata che trovo continui nessi con la mia amatissima Toscana 😉 . Una regione da esplorare in ogni suo paesino, dal mare alla montagna, ai boschi, alle infinite distese di campi e uliveti.
DAY 1: da Maratea a Matera
Dopo qualche giorno di relax sulla costa Tirrenica, al confine tra Basilicata e Calabria, in ottima compagnia ed in assoluto stile locale, mi lascio alle spalle lo spacco roccioso della costa Tirrenica Lucana, la folla ed il chiasso del Ferragosto appena passato.
Saluto Maratea, una delle perle del Tirreno, il mare, il Barbanera Beach Bar ed anche il Cristo Redentore: non sono religiosa ma non vorrei s’offendesse ;);), è simbologia pura, e poi diciamocelo, fa un po’ Rio 😉 Mi sembra un ottimo punto per far iniziare il viaggio!
E’ subito coda sulla SS18 che serpeggia lungo la costa a strapiombo sul mare, causata da un incendio, uno dei tanti che ogni estate imperversano in queste terre… 🙁 … almeno c’è il panorama… blu mare e cielo che si confondono all’orizzonte nella calura estiva. Addentrandomi sulla SP3 Tirrena la strada inizia a salire e dopo pochi km la macchia mediterranea inizia a far posto a paesaggi brulli e rocciosi che si alternano a boschi di montagna.
Arrivo a Lauria senza aver incontrato un’anima… qualche foto al suggestivo panorama appenninico poi proseguo per la SS19 Delle Calabrie fino alla SS653 Sinnica che si snoda quasi elegante lungo il fondovalle del fiume Sinni fino alla costa Jonica. I panorami qui mi rapiscono, le montagne boscose dell’ Appennino Meridionale sovrastano la strada che bordeggia i confini nord del Parco Nazionale del Pollino (il più grande d’Italia), dove eroici paesini arroccati ti guardano sospettosi dall’alto. Nel mezzo scorre il Sinni, un po’ in secca ad agosto, greggi di pecore annoiate brucano la poca erba delle rive, in una ruralità di un tempo passato quasi surreale .
Passo Latronico, Episcopia, costeggio il Lago di Monte Cotugno e qui riesco ad intrufolarmi fin sotto la diga ed a risalire sull’altro lato ad ammirare il panorama. Mi fermo a Valsinni per un caffè edimparo la triste storia della poetessa cinquecentesca Isabella Morra vi invito a leggerla… una storia così antica, così attuale in alcuni drammatici dettagli.
Adesso i paesaggi sono più dolci, distese di campi e oliveti intervallano colline tufacee disegnate da scenografici calanchi che mi ricordano molto alcune parti della mia amata Toscana. E poi ancora grotte e canyon che si sono formati con l’erosione del tempo. Attraverso la Val D’Agri, l’altra grande valle della Basilicata in direzione Craco, un must to see, la famosa ghost town italiana, set di numerosi film (Craco Museum). Continuo verso la meta finale, fino alla SS407 Basentana. Pisticci, Ferrandina, e Miglionico ed altri paesi, arroccati sulle estremità dei colli più impervi, da sempre a difesa di sé stessi.
Inizio ad intravedere Matera, ma riesco a perdermi sul finale, sulla strada per l’agriturismo sconfinando in Puglia… salgo per qualche curva ed all’improvviso un altopiano infinito di campi appena arati dopo la mietitura fino all’orizzonte (Le Murge??!!). Nel mentre, il tramonto sull’altopiano, che bello perdersi!!! Sono stanca, il navigatore (in botta) mi sta facendo girare a vuoto per le strade bianche senza trovare il posto… per fortuna incontro degli anziani contadini, gli chiedo info sulla Masseria La Fioritaed uno mi risponde “macchè fiorit’ qui è tutt’appassitt’ ” Sto ancora ridendo! Uno di loro poi mi fa strada col motorino. La Masseria è deliziosa, pensata nei minimi dettagli per gli ospiti e Maria Laura è una padrona di casa stupenda! E’ immersa in un’oasi verde e da vera fattoria che è, ha gli animali e le produzioni. Ceno all’agriturismo Le Matinellesul poggio accanto, crostoni con cicoria e purea di fave e patate tutto km 0 e bio! (ottimo!).
DAY 2: Matera Capitale della Cultura Europea 2019
Mi sveglia presto un tintinnare di campanelli, incuriosita mi affaccio e vedo la scena del pastore che apre il recinto e tutte le pecore in fila, ordinate, escono e si dirigono al pascolo passando per l’aia proprio sotto la finestra: le saluto (come sempre, porta bene!) e ci auguriamo una buona giornata! Con molta calma vado verso Matera, fortunatamente non ci sono resse di turisti, trovo facilmente parcheggio, un panificio per un pranzo al sacco che mi gusterò più tardi arroccata su un sasso, e via! Su e giù per le stradine, girando in lungo e largo i Sassi. A meno che non si sia interessati a visitare ogni singola chiesetta, si gira velocemente ed è piacevolissimo perdersi per vicoli e stradine. Dopo qualche ora torno alla macchina e vado al belvedere nel Parco della MurgiaMaterana da cui si ha una splendida vista sui Sassi. Ci sono anche vari percorsi a piedi ma purtroppo un temporale in arrivo fomenta la mia pigrizia. Vado a rilassarmi un po’ in agriturismo per poi tornare in città per cena ed ammirare Matera by night. Da non perdere!
La Basilicata che non mi aspettavo mi ha conquistato!